E’ una piccola neoformazione che compare solitamente tra la 5a e la 7a decade di vita alla base dell’ultima falange delle dita e che origina dalla capsula articolare dell’articolazione interfalangea distale, sviluppandosi lateralmente al tendine estensore (Fig 1.).

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La comparsa della cisti può essere preceduta dalla comparsa sull’unghia di strie longitudinali che rappresentano un quadro di distrofia ungueale causato dalla compressione della cisti, non ancora visibile, sulla matrice ungueale (Fig.2).

Tuttavia è frequente che il paziente si rechi dal medico quando la cisti ha raggiunto le dimensioni di un piccolo pisello (3-5mm) e sia molto dolente sia spontaneamente che alla palpazione. In questa fase la cute che ricopre la cisti è spesso molto sottile e arrossata.

La cisti mucoide può essere isolata o comparire associata ad altre neoformazioni caratteristiche dell’evoluzione artrosica dell’articolazione sottostante, i noduli di Heberden. In tal caso l’esame radiografico rivela la presenza di becchi osteofitosici che sono in pratica la causa dei noduli di Heberden (Fig.3a) e della deformità caratteristica che assumono le falangi distali quando le mani vengono colpite dall’artrosi (Fig.3b).

Trattamento.

Il trattamento consiste nell’asportazione chirurgica della cisti e dell’eventuale osteofita associato e viene effettuato in anestesia locale ed in regime di day-hospital.

E’ consentita l’immediata ripresa del movimento del dito.

La cute che ricopre la cisti, se molto sofferente, deve essere rimossa e la sutura può quindi, a volte, risultare difficoltosa e richiedere un piccolo intervento di plastica cutanea.

In tal caso l’articolazione interfalangea distale viene protetta dal movimento con una piccola stecca per circa 2 settimane.